In che cosa consiste la prestazione occasionale?
La prestazione occasionale riguarda un’attività lavorativa che viene svolta in modo saltuario, ovvero senza alcun vincolo tra prestatore del lavoro e l’imprenditore; ci troviamo quindi in una situazione priva di continuità e di coordinamento.
Il corrispettivo pattuito viene versato dal committente dietro presentazione di ricevuta fiscale da parte del lavoratore che ha svolto l’attività; l’attività deve essere prevista da contratto.
A livello fiscale quando non vengono superati i 4800 euro lordi di compenso annuo non esiste l’obbligo di redazione della dichiarazione dei redditi; nel caso in cui ad ogni modo non si superino i 4800 euro è consigliabile fare comunque la dichiarazione dei redditi, pur non essendo questa obbligatoria, per poter ricevere il rimborso fiscale delle somme trattenute in ritenuta.
Chi superi i 5000 euro lordi annui dovrà versare i contributi inps per la somma che vada a superare i 5000 euro, quindi ad esempio nel caso in cui si fossero ottenuti 6800 euro nel corso dell’anno si dovrà versare nei 1800 euro di eccedenza i contributi inps.
Importante è poi il fatto che esistano catergorie di lavoratori che non possono utilizzare la prestazione occasionale, come ad esempio i dipendenti pubblici, i dipendenti di enti sportivi nonché l’insieme di dipendenti facenti parte di categorie amministrative.
Il limite dei 30 giorni nella prestazione occasionale
Le condizioni temporali della ricevuta di prestazione occasionale riguardano il divieto di superamento dei 30 giorni lavorativi all’interno dell’anno solare, che comporterebbero quindi la perdita dell’occasionalità e indicherebbero invece un’abitualità; quindi non si deve lavorare per un totale di 30 giorni continui o discontinui all’interno dell’anno solare per lo stesso datore di lavoro per poter utilizzare la ricevuta di prestazione occasionale.
I dati obbligatori nella ricevuta di prestazione occasionale
Nella ricevuta che verrà rilasciata dal lavoratore per poter ricevere il compenso sono obbligatori i seguenti dati:
- 1) Inserimento dei dati personali del committente (quindi codice fiscale o partita iva);
- 2) I dati personali del prestatore d’opera, compreso il codice fiscale;
- 3) L’inserimento dei dati necessari per identificare la ricevuta, come il numero della ricevuta e la data;
- 4) Una breve descrizione dell’attività che è stata svolta per il committente;
- 5) Deve essere riportato il compenso lordo;
- 6) Deve essere inserito l’importo dovuto per la ricevuta d’acconto;
- 7) L’inserimento del totale complessivo da pagare al netto della ritenuta d’acconto.
Ricordiamoci sempre, visto che è un errore frequente per molti studenti, di distinguere la ricevuta di prestazione occasionale dalla ritenuta d’acconto.